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Mafia: Riesame conferma arresto Dell'Utri, 'deliberata volonta' di fuga'/Adnkronos

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Palermo, 28 apr. - (Adnkronos) - "Marcello Dell'Utri non è volato in Libano per motivi politici o professionali ma per una deliberata volonta' di fuga". Ecco perché i giudici del Tribunale del Riesame di Palermo hanno deciso di rigettare la richiesta di annullamento fatta subito dopo l'arresto dell'ex senatore dai suoi difensori. In un provvedimento lungo 7 pagine il collegio del Riesame presieduto da Giacomo Montalbano, che è anche relatore, ha spiegato i motivi per i quali Dell'Utri deve restare agli arresti, come deciso lo scorso 8 aprile dalla Corte d'Appello di Palermo. "Emerge amplissima la sussistenza della eccezionale portata delle ravvisate esigenze cautelari -scrivono i giudici- che a fronte di una programmata e dunque deliberata volonta' di fuga consentono di ritenere le esigenze cautelari 'di un non comune, spiccatissimo e allarmante rilievo' tale da superare il divieto di custodia cautelare". Una fuga in vista della sentenza definitiva della Corte di Cassazione che dovra' decidere sulla condanna a sette anni di carcere per concorso esterno in associazione mafiosa. Secondo i giudici del Riesame "gli elementi riferiti dalla Dia, nella loro indiscutibile oggettiva essenzialita', contribuiscono ad alimentare la negativa valutazione prognostica sulla quale va fondata la concrete sussistenza del pericolo di Fuga". I giudici hanno dunque accolto la tesi del sostituto procuratore generale Luigi Patronaggio secondo cui la volonta' di fuga di Dell'Utri sarebbe stata dimostrata dal viaggio dell'ex senatore da Parigi a Beirut. (segue)

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