Pompei: Fed. diritti animali, randagi non siano capri espiatori incuria
Roma, 28 apr. (Adnkronos) - "E' assurdo trasformare i randagi di Pompei in capri espiatori dell'incuria e del degrado che affliggono uno dei siti archeologici più importanti del mondo". Lo sottolinea la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente commentando "la decisione, presa dalla locale Asl, di avviare una campagna di accalappiamento dei cani che vivono tra le rovine della città antica". "Grazie alle iniziativa delle associazioni animaliste e alla preziosa opera dei volontari, i randagi di Pompei sono in gran parte controllati e sterilizzati, non rappresentano un pericolo dal punto di vista sanitario e non danno fastidio ai turisti. Di fronte ai frequenti crolli e agli episodi di grave negligenza umana -prosegue la Federazione, alla quale aderiscono, tra le altre, le associazioni Enpa, Lav, Leidaa, Lndc, Oipa, AAE Conigli, AiutiamoFido, Amici Animali Onlus, Cani & Mici per Amici Onlus, City Angels, Earth, Eolo a 4 zampe, Frida's Friends Onlus, I Favolosi Cani 80, Leal, Rifugio del Micio, Noi Animali, Ombre a 4 zampe, SOS Gaia, SOS Levrieri, Tartamondo Onlus, Gaia Italia, L'Arca della Valle, Anita onlus, Amoglianimali onlus - è sconcertante constatare che qualcuno pensi ai randagi come alla prima emergenza di un sito che ne conosce ben altre". "Ci auguriamo che, dopo il fallito appostamento di oggi, le autorità locali ci ripensino e rinuncino alla campagna di accalappiamento, per impiegare il denaro dei cittadini in interventi più utili e più urgenti. Giù le mani dai randagi", conclude la Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente.