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Gay: Lo Giudice (Pd) su trascrizione nozze, orgoglioso di Bologna ora tocca a Renzi

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Bologna, 22 lug. - (Adnkronos) - "É uno di quei giorni in cui ti senti orgoglioso di appartenere alla comunità bolognese, di fare parte di una città che sui diritti civili ha sempre saputo lanciare lo sguardo in avanti". Così il senatore del Pd Sergio Lo Giudice commenta la decisione del sindaco di Bologna Virginio Merola di rendere possibile la trascrizione dei matrimoni fra persone dello stesso sesso contratti all'estero. "Chi è costretto ad andare all'estero per sposarsi, come un tempo chi ci andava per divorziare, respira lì un'aria di libertà, ma contemporaneamente soffre l'angustia della differenza di civiltà fra il proprio Paese e le parti più avanzate di questo intrigato mondo" spiega Lo Giudice, storico presidente dell'Arcigay e che ha scelto lui stesso di sposarsi all'Oslo con il proprio compagno nel 2011, non potendolo fare in Italia. "Un gesto come quello di Virginio Merola, che ringrazio e per il suo coraggio e la sua lungimiranza - aggiunge Lo Giudice - ti restituisce quel senso di appartenenza che una città deve saper garantire a tutte le sue cittadine e a tutti i suoi cittadini". "Io e mio marito Michele - conclude Lo Giudice - abbiamo i documenti già pronti e aspetteremo il 15 settembre per potere festeggiare, insieme ad altre coppie bolognesi, questo nuovo passo avanti della nostra città. Poi toccherà al Parlamento rispettare la scadenza di settembre per estendere i diritti matrimoniali alle coppie dello stesso sesso, come annunciato da Matteo Renzi".

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