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Aborto: Movimento per la vita ricorre a Tar Lazio contro decreto anti-obiettori

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Roma, 31 lug. (Adnkronos) - Il Movimento per la vita insieme alle associazioni dei medici e dei ginecologi cattolici, ha presentato al Tar del Lazio un ricorso contro il decreto del governatore del Lazio, Zingaretti, in cui si fa obbligo ai sanitari obiettori di coscienza operanti nei consultori pubblici di rilasciare il certificato che consente l'aborto e di prescrivere e somministrare pillole del giorno dopo o farmaci simili. Una decisione che il Movimento considera "palesemente lesiva dei diritti costituzionali degli obiettori e della stessa legge 194". "Di fondo - spiega Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita - c'è un malinteso modo di intendere il ruolo del consultorio nei confronti delle pratiche abortive. Nella pratica consolidata si ha l'idea che il consultorio pubblico sia elemento essenziale della procedura che conduce all'aborto. Ma, a una lettura seria della stessa legge 194, appare chiaro che lo stato legalizzando l'Ivg non ha rinunciato a difendere la vita nascente con strumenti diversi dal divieto di aborto". "Lo strumento principale - sottolinea il presidente - dovrebbe essere proprio il consultorio. Esso deve essere concepito come il luogo dell'alternativa all'aborto, non la premessa della sua realizzazione. Gli obiettori di coscienza non dovrebbero essere considerati degli intrusi, ma la colonna portante dei consultori". "Tolto alla donna l'obbligo di non abortire - conclude Casini - non dovrebbe essere eliminato il dovere dello stato di fare tutto il possibile per evitare che l'aborto avvenga nell'obbligo giuridico delle donne di tentare di farsi aiutare a non abortire".

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