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Toscana: Franchini, in prima fila nella difesa civica regionale (2)

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- "La difesa civica non può essere la cenerentola dell'offerta pubblica gratuita di conciliazione - ha sottolineato - più che mai oggi penso sia necessario regolarizzare e ufficializzare questo importante servizio pubblico, in un contesto di cambiamento economico e culturale, lavorando su quattro principali direttrici: la riduzione della spesa pubblica; l'incremento della produttività e della trasparenza, attraverso le migliori risposte da dare alle preferenze/interessi dei cittadini". Quale la strada da seguire? "Indubbiamente partire dal riordino dell'esistente, valorizzando quanto fatto di positivo e attuale, puntare ad una seria applicazione dei principi di trasparenza ed efficienza - ha detto - lasciandosi guidare dal rigore, che da solo non basta, perché bisogna anche rafforzare quegli strumenti di comunicazione, garanzia e tutela dei diritti, di conciliazione, che già abbiamo a disposizione". Venendo ai numeri, Lucia Franchini ha ricordato che nel 2013, primo anno di costituzione dell'ufficio nazionale della difesa civica, sono state avviate un totale di 59 pratiche e l'andamento delle richieste registra una forte tendenza alla crescita. Nel 2014 abbiamo già avuto circa 100 istanze delle quali traducibili in pratiche circa 85. (segue)

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