Giustizia: al via a Venezia il Congresso nazionale forense (3)
- Nel suo intervento il Vicepresidente del Cnf Ubaldo Perfetti ha ricordato la sentenza della Corte Costituzionale che tre giorni fa ha sottolineato la diversità delle figure di imprenditore e di lavoratore autonomo, stabilendo la illegittimità delle presunzioni fiscali applicate alla seconda. "La motivazione pone una pietra tombale sul trito argomento della supposta sostanziale omogeneità delle figure", ha evidenziato Perfetti. "La visione che ha ispirato il legislatore della legge professionale forense è stata confermata al più alto livello e cioè dal giudice delle leggi". Il vicepresidente Perfetti ha richiamato l'importanza della pluralità delle anime dell'Avvocatura, che "devono evolversi in una sintesi unitaria quando si tratta di dar voce unica all'Avvocatura". "Questo deve essere il Congresso della consapevolezza e del cambiamento - ha detto Nicola Marino, Presidente Organismo Unitario dell'Avvocatura - è necessario prendere coscienza che siamo giunti ad una svolta nei rapporti con la Politica, Governo e Parlamento, dopo anni di conflittualità e dopo essere stati messi nell'angolo in questo decennio, prima con la legge Bersani poi con Alfano (e la sua creatura, la mediazione obbligatoria), quindi con la revisione della geografia giudiziaria e con le iniziative arbitrarie della Cancellieri. Non solo: anche con un costante aumento dei costi e dei filtri di accesso alla giustizia per i cittadini". In questo contesto, ogni piccola o grande conquista dell'avvocatura va attribuita all'unità e allo sforzo di compattezza della nostra categoria, sia nell'opporsi a provvedimenti scellerati, come, appunto, il ddl Cancellieri, poi ritirato da Orlando, sia con la modifica della mediazione obbligatoria, o ancora con l'introduzione della negoziazione assistita, che se sufficientemente supportata con incentivi fiscali, può essere, oltretutto, la chiave di volta per la riduzione del contenzioso giudiziario, è stato spiegato.