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Venezia: si fingevano finanzieri per vendere riviste

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Venezia, 30 ott. (AdnKronos) - I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Venezia hanno perquisito le sedi aziendali e le abitazioni di cinque soggetti indagati nel corso dell'operazione denominata “Gutenberg”, in Veneto e Lombardia. Le indagini della Guardia di Finanza di Venezia, coordinate dalla Procura di Padova, hanno tratto origine da una segnalazione di un artigiano patavino, relativa a telefonate ricevute sulla propria utenza cellulare, da un sedicente appartenente alla Guardia di Finanza. Nel corso della telefonata si prospettava la possibilità di acquistare una rivista edita dalla “G.diF.“, lasciando intendere, ad acquisto avvenuto, un trattamento di riguardo in caso di controlli fiscali. Gli investigatori hanno rilevato oltre 2000 telefonate analoghe, nel giro di soli quattro mesi. Molti dei soggetti economici contattati, per lo più artigiani e piccoli imprenditori, hanno aderito alla “proposta“ rivolta loro dai sedicenti appartenenti alle forze di polizia, vedendosi recapitare una rivista assolutamente estranea alle forze dell'ordine. Gli indagati, a seconda dell'interlocutore, si presentavano come membri delle diverse forze di polizia proponendo, di volta in volta, un prodotto inerente l'attività commerciale della vittima. Tra le false motivazioni addotte, anche quella di costituire con i proventi delle vendite, un fondo per gli orfani dei caduti in servizio. In alcuni casi quando il soggetto si dimostrava non interessato all'acquisto, scattavano vere e proprie minacce di ritorsione, lasciando intuire futuri controlli ispettivi. Dalle indagini è emerso il caso limite di un operatore commerciale che nel periodo 2010-2013 ha pagato oltre 8.000 euro per l'acquisto delle riviste in questione; proprio mentre i militari erano presenti in azienda per acquisire informazioni a riguardo della truffa subita, è arrivata a questo titolare di impresa una nuova chiamata che proponeva l'acquisto di un ulteriore volume. Una stima assolutamente prudente fatta dai finanzieri ha permesso di identificare in oltre 300.000 euro il guadagno dei soggetti in un paio di anni. Questi, attivi su tutto il territorio nazionale e con numerosi precedenti specifici, dimorano in Lombardia nelle province di Milano, Varese e Monza Brianza. La Guardia di Finanza ribadisce che nessun appartenente al Corpo pone in vendita riviste o volumi di qualsiasi genere, attribuibili alla stessa e invita i cittadini a segnalare eventuali tentativi in tal senso.

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