Sicilia: ex Province senza commissari, Ugl 'Governo ha fallito'
Palermo, 4 gen. (AdnKronos) - Provvedere "senza alcun indugio" alla nomina dei nuovi commissari delle province siciliane e all'apertura di "un tavolo di trattativa" per la tutela dei lavoratori. Da quattro giorni, infatti, gli enti intermedi sono senza vertice. Il 31 dicembre, infatti, è scaduto il mandato dei vecchi commissari e il Governo Crocetta non ha proceduto alla nomina dei nuovi né alla proroga di quelli già in carica. La legge istitutiva dei Liberi consorzi e delle città metropolitane, infatti, prevedeva l'elezione dei nuovi organi il 29 novembre, ma lo stop alla riforma imposto dopo l'impugnativa da parte del Consiglio dei ministri per recepire le indicazioni nazionali ha stabilito la possibilità di un'ulteriore proroga di sei mesi per i commissari. "Le nove ex Province siciliane - dice adesso Giuseppe Messina, responsabile regionale dell'Ugl Sicilia - sono senza vertice e per migliaia di dipendenti e precari, docenti dei licei provinciali e cittadini aumentano disagi e disservizi". "In Sicilia il governo regionale e il Parlamento dell'Isola a trazione Pd hanno abolito a metà le nove Province ottenendo solamente la precarizzazione dei dipendenti – aggiunge – senza dimenticare che, non completando il processo di riforma, hanno dimostrato di non aver mai avuto le idee chiare sul da farsi. Intanto il governo centrale - conclude il leader sindacale - ha tagliato i fondi mettendo in ginocchio i servizi erogati che toccano soprattutto le fasce più deboli della popolazione, ancora una volta colpite da un Esecutivo siciliano fallimentare che soccombe sempre più alle decisioni romane".