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Mafia: arresti Palermo, pm 'per boss traffico droga sempre più importante'

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Palermo, 12 ott. (AdnKronos) - Dalle prime ore della mattina a Palermo, Roma, Bagheria e Tolmezzo (Udine), i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone, emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Termini Imerese su richiesta della Procura della Repubblica di quel Tribunale, nei confronti di trafficanti, fra i quali alcuni appartenenti al mandamento mafioso di Bagheria, che avevano realizzato un traffico internazionale di sostanza stupefacente del tipo cocaina con l'Argentina. Inoltre, è stato individuato un gruppo di spacciatori prevalentemente operante nei locali notturni delle province di Palermo e Trapani. "E' stato documentato ancora una volta che il settore degli stupefacenti riveste per Cosa nostra un'importanza fondamentale, imprescindibile nelle dinamiche criminali e, al contempo, fonte di accese e continue tensioni tra gli stessi sodali", dicono gli investigatori. "Nicolò Testa, al vertice della famiglia mafiosa di Bagheria, e il suo stretto collaboratore Carmelo D'Amico sono entrati in rapporti di “affari” con Salvatore Drago Ferrante, procacciatore all'ingrosso di cocaina che, nel volgere di qualche mese, aveva creato una “squadra”, un gruppo di persone tra cui anche Di Salvo e Militello, dedite all'importazione in Italia di stupefacente proveniente dall'Argentina e alla cessione in favore di spacciatori all'ingrosso sul mercato palermitano. Salvatore Drago ferrante ha consentito di accedere ad ingenti forniture e a prezzi più bassi rispetto a quelli praticati dai fornitori locali, vantando egli dei contatti con i narcotrafficanti argentini", dicono gli inquirenti.

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