Sicilia: Fava, scandalo Ciapi? Le colpe non sono dei lavoratori
Palermo, 13 ott. (AdnKronos) - "Gli informatori pagati per non far nulla? Non scherziamo. Gli operatori sono stati colpevolmente lasciati soli, senza direttive né istruzioni per assolvere ai loro importanti compiti". Così il candidato alla presidenza della Regione siciliana Claudio Fava interviene sullo scandalo del Ciapi. "La Corte dei Conti - aggiunge - ci dice che sono stati dissipati 35 milioni di fondi europei e regionali e un'inchiesta chiama in causa il presidente 'rivoluzionario' Crocetta con una pletora di suoi assessori. Non riteniamo che si debbano mettere sotto accusa, in maniera indiscriminata 1.800 lavoratori, né quelli che lavorano in altri comparti della formazione ma chi, da anni, continua a non avere una proposta seria sul diritto allo studio e sulla formazione professionale". Per Fava "è necessario fare pulizia negli enti ma è ancora più necessario programmare, con una piena condivisione degli operatori della formazione". Una "riforma strutturale del settore che punti ad un razionale ed equo impiego delle risorse finanziare ed umane, a creare figure professionali che si colleghino alle reali esigenze del mercato e delle imprese, a stabilire un collegamento con il mondo della scuola e dell'Università in un rapporto basato sui diversi ruoli di istruzione e formazione, alla creazione di un'agenzia regionale che gestisca l'obbligo scolastico e formativo e a formare figure professionali in grado di creare una nuova piccola e media imprenditorialità legata ai settori economici strategici della nostra regione".