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Gli esperti, mini-piatti per tornare in forma senza rinunce

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Roma, 8 mag. (AdnKronos Salute) - Pizza, pasta, lasagne e linguine. Gli italiani non rinunciano alle golosità e ai piatti della tradizione, nemmeno quando incombe la prova costume. Una ricerca realizzata da Osservatorio Nestlé - Fondazione Adi ha messo in luce che, per gli italiani, i piatti appartenenti alla propria cultura sono irrinunciabili in qualsiasi stagione. L'81% dichiara infatti di prediligerli quotidianamente e per più della metà del campione intervistato, il 52%, rivisitare in chiave light questi piatti significherebbe 'snaturarli'. Cosa fare allora per coniugare gusto e attenzione alla linea? Basterebbe un piccolo accorgimento: sostituire i piatti normali con piattini da insalata. Carol Savage, dietologa nutrizionista per Nestlé Usa, ricorda che numerosi studi dimostrano come sia possibile tenere sotto controllo la quantità di cibo che assumiamo durante i pasti facendo attenzione, banalmente, alle dimensioni delle stoviglie. La scelta di piatti e scodelle, ma anche di tazze e bicchieri, può essere realmente determinante: più grande è il piatto, più siamo portati a riempirlo con razioni abbondanti. E ovviamente mangiamo di più. Per non rinunciare ai nostri cibi preferiti, proviamo allora ad abbandonare le stoviglie di dimensioni normali e utilizziamo piatti piccoli, come appunto piattini da insalata o da dessert, suggeriscono gli esperti. "Gli italiani non hanno mai abbandonato le tradizioni e la buona notizia è che oggi si consumano in libertà e anzi, con orgoglio", commenta Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione Adi e coordinatore scientifico dell'Osservatorio Nestlé. "In tal senso - continua l'esperto - i dati della ricerca Nestlé sono positivi in quanto è fondamentale un approccio positivo al cibo, che nell'ultimo decennio è stato invece condizionato da allarmismi e mode passeggere. E' anche vero che negli ultimi anni abbiamo assistito a un aumento nella popolazione delle persone in sovrappeso o obese - osserva Fatati - e questo incremento sembra andare in parallelo con l'aumento della quantità di cibo che mettiamo nei piatti". Via libera allora al gusto, "ma meglio diminuire la quantità in base allo stile di vita, alla frequenza settimanale di consumo e all'equilibrio giornaliero della dieta, dalla colazione fino a sera". Lo specialista conclude: "Salviamo perciò le ricette della nostra tradizione ma attenzione alle porzioni. In alcuni casi è necessario ridurle per mantenere un'alimentazione sana ed equilibrata". E se, come emerso, l'81% dei nostri connazionali ritiene il cibo tradizionale come un pasto 'per tutti i giorni', mentre solo l'8% lo considera piatto delle feste e l'11% lo associa a occasioni familiari speciali, diventa più che mai importante seguire le indicazioni degli esperti e ridurre le porzioni.

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