Veneto: Regione, per piano sicurezza idrogeologica servono 2,6mld
Venezia, 5 nov. (AdnKronos) - L'ultimo piano per la messa in sicurezza idrogeologica del Veneto, commissionato dalla Regione al professor Luigi D'Alpaos dell'Università di Padova (massima autorità in materia di idraulica) risale al 2010: fu fatto dopo la grande alluvione di Ognissanti che mandò sott'acqua mezzo Veneto, cioè 235 comuni su 581, causando mezzo milione di sfollati. Il piano complessivo prevede 681 opere, per un costo totale di 2 miliardi 607 milioni 434 mila euro. Ad oggi, complessivamente sono infatti stati attuati oltre 650 interventi , per un importo di quasi 400 milioni di euro. Il più significativo degli interventi già conclusi è certamente il bacino di Caldogno (periferia nordest di Vicenza) che ha un'estensione di 110 ettari e consente di invasare un volume complessivo di 3,8 milioni di metri cubi sottraendo alle piene del Timonchio una portata di 200 metri cubi al secondo. Altri bacini di laminazione già funzionanti e pronti all'uso in caso di necessità sono quelli di Trissino (Vicenza) e della Colombaretta (Montecchio di Crosara, provincia di Verona), che interessano le province di Verona e Vicenza, con effetti anche nell'area del padovano. E' in corso di realizzazione anche un ulteriore intervento (in viale Diaz) e altri ancora sono in programmazione. In fase di avvio invece quello di San Lorenzo sull'Alpone (Verona) e quello del Muson dei Sassi a nord di Castelfranco (Treviso).