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Migranti: inquirenti, 'Per due giorni nessuna motovedetta libica è intervenuta'

AdnKronos
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Palermo, 2 feb. (AdnKronos) - "Non può pertanto ritenersi ingiustificata la scelta del comandante della motonave Sea watch 3 di dirigersi, a partire dal 21 gennaio, verso Nord alla ricerca di un POS". E' quanto dicono gli inquirenti che hanno aperto un'inchiesta sullo sbarco dei 47 migranti a Catania. "Per quanto concerne le dichiarazioni rese dai testi della motonave sulle condizioni del gommone soccorso, gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che uno dei migranti ascoltati, a differenza di altri, ha dichiarato che il motore del loro gommone si era spento prima dell'arrivo della motonave, così confermando le dichiarazioni dei responsabili della motonave". "Ma in ogni caso la situazione di stress che giustificava il soccorso da parte di Sea watch 3 era dovuta, oltre che alla palese inidoneità tecnica del gommone ad affrontare la traversata, alla circostanza, confermata dai migranti escussi, circa il progressivo sgonfiamento dei tubolari del gommone, da cui tutti sentivano fuoriuscire dell'aria, sgonfiamento che avrebbe inesorabilmente portato all'affondamento del natante - dicono i magistrati - In tale situazione l'ulteriore approfondimento circa la necessità di un immediato intervento della Sea watch appare del tutto superfluo. Invero, la questione avrebbe rilevanza se la motonave si fosse affrettata a intervenire per anticipare l'intervento di una motovedetta delle autorità libiche, responsabili dell'Area Sar in cui stava operando, ma - come si e' detto - per ben due giorni nessuna motovedetta libica è intervenuta in quella zona". "Dalle risultanze investigative non e' emerso, pertanto, alcun rilievo penale nella condotta tenuta dai responsabili della Sea Watch 3", spiegano i magistrati.

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