Mafia: Dia confisca beni per 40 milioni euro a imprenditore del trapanese (2)
(AdnKronos) - Recentemente Amodeo è stato processato e definitivamente condannato per il reato di truffa ai danni dello Stato e delle Comunità Europea per aver illecitamente percepito finanziamenti pubblici destinati alla realizzazione di attività imprenditoriali nel settore turistico. Nel 2013 il direttore della Dia di Trapani ha disposto accertamenti patrimoniali nei confronti dell'imprenditore, proponendone il sequestro e la confisca. Il tribunale di Trapani, in sede cautelare aveva ordinato il sequestro dell'intero patrimonio ma, al termine del procedimento, ha disposto la confisca di beni per un valore equivalente di soli due milioni di euro. Provvedimento riformato dalla Corte di Appello di Palermo secondo cui la quasi totalità dell'ingente patrimonio mobiliare ed immobiliare di Amodeo era correlabile al periodo in cui aveva rapporti con la mafia. La Corte ha inoltre riconosciuto "manifestazioni di pericolosità sociale legate a condotte truffaldine a consumazione prolungata, quali l'evasione fiscale e la truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche". Sono così stati confiscati, in tutto o in parte, la Amodeo Costruzioni srl, la Eat e Fly srl, la Dedalo srl, la Cange Hotel srl, La Società semplice Ac di Impellizzeri Francesca, 159 unità immobiliari tra terreni e fabbricati sia ad uso abitativo sia ricettivo, partecipazioni societarie, beni mobili e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di quaranta milioni di euro circa.