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Palermo: traffico di droga, confiscati beni per 60mila euro a padre e figlio

AdnKronos
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Palermo, 29 apr. (AdnKronos) - Beni per un valore di oltre 60mila euro e 30mila euro in denaro contante sono stati confiscati, su disposizione della Sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Palermo, a Giovanni e Giuseppe Bronte, padre e figlio rispettivamente di 43 e 25 anni. Giovanni Bronte, con precedenti per furto, estorsione, rapina e, soprattutto, nel settore della produzione e del traffico di sostanze stupefacenti, è stato già sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di Palermo, nel 2006 e nel 2015. Il figlio, Giuseppe, è stato arrestato il 12 luglio 2016 nell'ambito dell'operazione Tiro Mancino della squadra mobile di Palermo che ha permesso di smantellare una vasta organizzazione criminale dedita all'importazione, principalmente attraverso il canale campano, di cocaina, eroina, marijuana e hashish destinate alla vendita sui mercati palermitano, trapanese ed agrigentino. Il 30 novembre Giuseppe Bronte è stato raggiunto da una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'operazione Lampedusa, attraverso cui è stato accertato il suo ruolo di promotore ed organizzatore del traffico di droga. Insieme alla confisca, il tribunale ha disposto per Bronte junior la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per la durata di due anni e sei mesi.

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