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Lombardia: Consiglio Regione approva mozioni su prelievi e registro protesi

AdnKronos
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Milano, 2 lug. (AdnKronos) - Il Consiglio regionale della Lombardia ha discusso e approvato alcune mozioni nel corso della sessione pomeridiana. Approvata all'unanimità la mozione presentata da Barbara Mazzali (Fdi) e illustrata da Franco Lucente (Fdi) che chiede alla giunta regionale di impegnarsi per dare competenza ai biologi a effettuare prelievi di sangue. Con la circolare dell'8 luglio 2002, il ministro Girolamo Sirchia aveva riconosciuto che gli iscritti all'Ordine dei Biologi operano nel servizio sanitario nazionale in modo diffuso e costituiscono nel settore della diagnostica una considerevole forza lavoro. Tale circolare è stata recepita da tutte le regioni italiane tranne Piemonte e Lombardia, che ora con questo documento viene pertanto invitata a rimuovere gli ostacoli formali, emanando i provvedimenti amministrativi più opportuni. La mozione chiede che i biologi possano compiere i prelievi capillari e venosi, previo possesso del requisito di adeguato percorso teorico-pratico certificato dalla Regione o dall'Azienda sanitaria. Inoltre viene chiesto di disciplinare la presenza del medico all'interno dei laboratori d'analisi, o prevedendone la reperibilità o prevedendo l'obbligo per i biologi a seguire anche un corso sulle tecniche di intervento di primo soccorso, onde fronteggiare i rari casi di malore dei soggetti che si sottopongono ai prelievi. Nel corso della discussione la giunta regionale ha assicurato disponibilità a risolvere da subito il problema. Via libera del Consiglio regionale al ripristino del Rolp, il Registro Ortopedico Protesico Lombardo, già attivato in Lombardia dal 2004 al 2012. La mozione, presentata da Emanuele Monti (Lega) è stata approvata all'unanimità e, oltre al ripristino di questo strumento, invita la giunta regionale ad attivare le iniziative più opportune per far conoscere il Rolp al mondo professionale, in particolare ai medici di medicina generale, alle associazioni dei pazienti e alle associazioni della cittadinanza attiva per una loro partecipazione e cooperazione. Il documento sollecita infine una stretta sinergia con i registri presenti anche nell'ambito della Rete dell'apparato muscolo scheletrico che accoglie gli Irccs pubblici e privati che hanno preminenza nel campo dell'ortopedia.

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