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Mafia: sindaco Cinisi, 'finanziamenti incompatibili per casolare Impastato'

AdnKronos
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Palermo, 9 set. (AdnKronos) - Troppi finanziamenti per il casolare di Cinisi in cui il 9 maggio 1978 la mafia uccise il giornalista Peppino Impastato. A sollevare il caso è il primo cittadino del paese del palermitano Gianni Palazzolo dopo che nei giorni scorsi la Regione ha annunciato di aver stanziato 106mila euro per l'acquisizione del casolare. Una buona notizia se non fosse che, a fine agosto, la Città metropolitana di Palermo, con il partenariato del Comune di Cinisi, utilizzando risorse europee, aveva già destinato 490mila per l'acquizione e la riqualificazione del casolare e la realizzazione di una tensostruttura per la creazione di un 'Centro nazionale per la lotta alle mafie'. "Avevamo un finanziamento che ci consentiva sia di acquisire il casolare che di realizzare il Centro di lotta alle mafie - dice Palazzolo all'Adnkronos - e ora rischiamo di tornare indietro e di perdere queste risorse". Già perché il presupposto giuridico per l'utilizzo delle risorse stanziate dalla Città metropolitana è l'acquisizione del bene, se la Regione quindi dovesse procedere con l'espropio non sarebbe possibile attuare il finanziamento e quindi disporre dei soldi per la riqualificazione della casolare e la realizzazione del Centro. "Rischiamo di farci ridere dietro da tutta Italia" afferma il sindaco di Cinisi che intanto ha chiesto alla Regione e alla Città metropolitana di Palermo la convocazione di un "tavolo urgente per uniformare le due iniziative, con l'intento - si legge in una nota - certamente appartenente a tutti i soggetti interessati, di un completo utilizzo di un bene di grande valenza simbolica".

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