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Mafia: Messina (Dac), 'alcuni 'stiddari' trasferiti al Nord, salto di qualità dell'azione criminale'

AdnKronos
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Palermo, 26 set. (AdnKronos) - "Sono rimasto un po' sorpreso dalla rinnovata offensività di questa organizzazione perché ho vissuto l'epoca in cui la Stidda veniva data per spacciata. Io ho visto nascere la Stidda alla fine degli anni Ottanta e all'inizio degli anni Novanta, ho assistito allo scontro mafioso punitivo di Cosa nostra che decise di punire questi soggetti e ho visto che questa organizzazione nel corso dei mesi e degli anni aveva raggiunto una sorta di pax mafiosa. Pensavo che questa organizzazione non avesse questa capacità di ricostituirsi, questo è il dato sorprendente. Fino a un certo punto, in realtà". Lo ha detto il capo della Direzione centrale anticrimine, Francesco Messina, parlando degli arresti della operazione contro la Stidda di Gela. "Ci sono propaggini di persone che di stretta militanza 'stiddara' si sono spostati in Nord Itali e hanno cambiato il loro modo di agire, dandosi ad attività che sono diverse, da quelle militari che permangono nella loro violenza e nel modo di essere sanguinari". "Dobbiamo tarare l'azione di contrasto - avverte Messina - non solo sotto il profilo criminale, ma anche nei confronti di questo salto di qualità dell'azione criminale in teatri diversi da quelli in cui si sentono tranquilli". "Alcuni appartenenti a questa organizzazione criminale - aggiunge il Prefetto Messina - che hanno grande familiarità hanno spostato il loro raggio di azione in territori diversi da quello locale e lo hanno messo a frutto le loro esperienze tecniche".

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