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Palermo, Premio Pino Puglisi al Procuratore Patronaggio e a don Ferrari

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AdnKronos
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Palermo, 2 dic. (Adnkronos) - C'è anche il Procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio tra i sette vincitori del Premio dedicato a don Pino Puglisi, il prete antimafia ucciso il 15 settembre 1993 a Palermo da Cosa nostra. Il magistrato ha un legame profondo con padre Puglisi avendo coordinato le indagini e una parte del dibattimento sull'omicidio del prete di Brancaccio. Un'esperienza giudiziaria, che come ha detto lo stesso Procuratore è stata “una straordinaria avventura umana riconoscendo in don Pino l'esempio dell'affermazione della dignità umana”. Quest'anno il Premio Puglisi, presieduto dal vescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, giunto alla quindicesima edizione è stato dedicato a un "fenomeno preoccupante, sempre più in crescita", quello dei giovani "costretti ad emigrare per realizzare i propri sogni". Dopo il monologo di apertura di Antonio Selvaggio, il primo premiato a salire sul palco è stato l'autore e giornalista Domenico Iannacone che ha ricevuto il riconoscimento per la sua “straordinaria capacità di porre l'essere umano al centro dei suoi racconti entrando nel vissuto dell'esperienza altrui con garbo, discrezione e sincera partecipazione”. Il secondo premiato è stato Massimiliano Sechi, che ha partecipato alla serata con un collegamento da casa. Venuto al mondo senza braccia e senza gambe, Sechi ha fatto della disabilità una grande risorsa. La sua missione "come mental coach è quella di aiutarci a capire che, a prescindere da ciò che ci accade, possiamo sempre trovare un motivo per essere felici. In ogni aspetto della nostra esistenza possiamo trovare una ragione di felicità e speranza". Terzo premiato il medico Gloria Pelizzo, che ha rivoluzionato il concetto di chirurgia pediatrica, operando bimbi in grembo affetti da spina bifida ed effettuando interventi di chirurgia robotica su lattanti e bambini di basso peso. Di sé dice di non aver fatto nulla se non dire sì al susseguirsi di chiamate di cui ancora non ha capito pienamente il senso.

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