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Gip Pilato: "Riforma prescrizione è ammissione inadeguatezza Stato'

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AdnKronos
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Palermo, 6 dic. (Adnkronos) - La riforma sulla prescrizione "non incide sulle vere priorità della giustizia, non avrebbe alcun effetto risolutivo ed anzi rischierebbe di porsi in contrasto con il principio della ragionevole durata del processo, nella misura in cui potrebbe favorire l'insorgere di prassi processuali comportanti l'allungamento dei tempi di definizione". A parlare non è uno degli avvocati penalisti che ha partecipato alla maratona oratoria contro la riforma che entrerà in vigore dal primo gennaio 2020 ma un magistrato di Palermo. Fabio Pilato è gip presso il Tribunale del capoluogo siciliano. Lo stesso magistrato che un anno fa aveva presieduto il Tribunale dei ministri per l'inchiesta per sequestro a carico dell'ex ministro Matteo Salvini. Poi Pilato aggiunge, critico: "Il dibattito sulla prescrizione mi sembra sia diventato più che altro terreno di confronto politico più che tecnico-giuridico, e viene caricato di significati eccedenti rispetto al beneficio concreto che la riforma apporterebbe al sistema penale". Per il gip Fabio Pilato "la sospensione dopo la sentenza di primo grado indubbiamente comporta il vantaggio immediato di evitare che molti reati, anche gravi, cadano in prescrizione. Tuttavia il prezzo da pagare per questo vantaggio sarebbe molto caro per tutta una serie di considerazioni". E spiega: "Innanzitutto una riforma del genere contiene un'implicita ammissione di inadeguatezza da parte dello Stato di non essere riuscito a contenere i tempi di durata del processo nonostante i numerosi interventi legislativi, al punto da ricorrere ad un rimedio estremo quale la sospensione della prescrizione".

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