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Quirinale: Zaia, Carlo Santucci da agosto è un nostro eroe, presto in un pronto soccorso veneto

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AdnKronos
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Venezia, 20 dic. (Adnkronos) - “Siamo orgogliosi di poter avere il dottor Carlo Santucci tra i nostri futuri medici. Bene ha fatto il Presidente della Repubblica Mattarella a cogliere la grandezza del suo intervento di primo soccorso, conferendogli una prestigiosa e meritata onorificenza al merito”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commentando la notizia che il giovane medico romano, Carlo Santucci, protagonista di uno straordinario salvataggio di una donna colpita da arresto cardiaco in treno nell'agosto scorso in Veneto, è stato insignito dal Capo dello Stato dell'Onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nella scorsa estate, Santucci, 33enne medico di Roma in vacanza a Cortina, tenne in vita per 40 minuti una donna in arresto cardiaco, con il solo massaggio meccanico senza poter disporre di un defibrillatore, su un treno diretto a Dobbiaco, fino all'arrivo dei soccorsi. Santucci, laureato e abilitato ma non specializzato, ha partecipato allo specifico bando per l'assunzione nei Pronto Soccorso della Regione Veneto e, proprio ieri, ha comunicato di accettare di partecipare al corso di formazione che si tiene a Montecchio Precalcino. “Da quel giorno di agosto – dice Zaia – questo giovane sanitario è diventato un nostro eroe. Siamo orgogliosi di averlo tra noi e che abbia scelto la sanità del Veneto per costruirsi un futuro. Ha già dimostrato di essere un medico coi fiocchi e, viste le premesse, non c'è dubbio che sarà anche un bravissimo specialista”. “Il Veneto – aggiunge il Governatore – saluta con orgoglio e gratitudine anche Bepi Pistolato, che conosciamo e amiamo come il ‘diacono operaio'. A 93 anni, il Presidente Mattarella gli ha fatto l'onore di nominarlo Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica. Giustissimo e meritatissimo. Dopo 40 anni di cantiere a Porto Marghera – dice Zaia – Bepi è diventato diacono della Diocesi di Venezia e si è dedicato al servizio di carità nel carcere di Santa Maria Maggiore. Tanto di cappello a questo vero e proprio paradigma del meglio del Veneto: lavoro, onestà, generosità, solidarietà”.

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