Bergamo: finti licenziamenti per indennità di disoccupazione, cinque denunciati
Milano, 3 feb. (Adnkronos) - La Guardia di finanza di Bergamo ha denunciato cinque persone coinvolte in una frode al sistema previdenziale ideata per ottenere illecitamente indennità di disoccupazione attraverso false assunzioni e finti licenziamenti. I militari, indagando sull'assunzione irregolare di un cittadino extracomunitario sprovvisto di permesso di soggiorno, sono risaliti a una ditta individuale di Martinengo, in provincia di Bergamo, intestata a una donna di 80 anni. Le indagini hanno consentito di accertare che la titolare della ditta era in realtà una prestanome di un 35enne di origine albanese, residente a Romano di Lombardia e che l'impresa era di fatto inattiva. La ditta era stata creata per occupare fittiziamente 39 lavoratori stranieri, per lo più risultati irregolari, per i quali erano state trasmesse alla Questura di Bergamo le dichiarazioni di assunzione necessarie a far ottenere loro il permesso di soggiorno. Le indagini hanno consentito anche di raccogliere una serie di prove per sostenere la simulazione del licenziamento di altri quattro finti dipendenti, tutti di origine albanese, risultati invece regolari sul territorio italiano. Licenziamenti finti per consentire ai quattro indagati di richiedere all'Inps l'indennità di disoccupazione per oltre 30 mila euro. Sono state denunciate complessivamente cinque persone con l'accusa, in concorso tra loro, di truffa ai danni dello Stato per aver ottenuto indebitamente indennità di disoccupazione. La titolare della ditta e il promotore della frode dovranno, inoltre, rispondere davanti al giudice per aver assunto fittiziamente lavoratori stranieri irregolari sul territorio dello Stato, un reato previsto dalle norme sull'immigrazione.