Mafia: Graviano, 'riuscii a concepire mio figlio al 41 bis grazie a distrazione agenti penitenziari'
Reggio Calabria, 14 feb. (Adnkronos) - "Non racconterò mai a nessuno come ho concepito mio figlio mentre ero al carcere duro, perché sono cose intime mie. Dico solo che non ho fatto niente di illecito, ci sono riuscito ringraziando anche Dio e sono rimasto soddisfatto. Non ho chiesto alcuna autorizzazione, ma ho approfittato della distrazione degli agenti del Gom..." A dirlo, collegato in videoconferenza, è il boss mafioso Giuseppe Graviano. Di più non vuole aggiungere il capomafia di Brancaccio. Dice e non dice. Ma ci sono le intercettazioni a raccontare quanto sarebbe accaduto nel 1996. "Io tremavo, lei era nascosta ni robi ( tra la biancheria, ndr). E dormivamo nella cella assieme, cose da pazzi. Tremavo, tremavo", questo aveva raccontato Giuseppe Graviano al compagno di cella, non sapendo di essere intercettato in carcere dai magistrati del processo "Trattativa Stato-mafia". Un figlio concepito mentre era al 41 bis, cioè al carcere duro. "Vedi che fare il figlio nel carcere, questo per me è stato un miracolo", aveva detto ancora come hanno registrato le cimici in carcere. All'epoca, il boss e il fratello Filippo Graviano erano detenuti all'Ucciardone, per partecipare ad alcuni processi. Ci furono complicità eccellenti? Non si è mai saputo. Oggi Graviano si limita a parlare di "distrazioni del Gom". E ci tiene a sottolineare che "i politici non c'entrano niente...".