Smog: Cà Foscari, a Venezia solo 9% nano polveri viene da traffico marittimo
Venezia, 27 feb. (Adnkronos) - Scienziati dell'Università Ca' Foscari Venezia hanno completato il primo studio sulle nanoparticelle emesse dal traffico marittimo a Venezia. Secondo i risultati preliminari, tra il 7 e il 9 per cento delle nanoparticelle, con diametro inferiore a 0,1 micron (un decimillesimo di millimetro), sono dovute agli scarichi delle imbarcazioni. Questo tipo di traffico incide più per il ‘nano' particolato che per le PM2.5 o superiore. Il dato proviene da un campionamento svolto tra agosto e novembre 2018 con una specifica apparecchiatura posizionata nella centralina Arpav di Sacca Fisola, sul Canale della Giudecca. Il risultato contribuisce a espandere la conoscenza scientifica sull'inquinamento atmosferico a Venezia, una delle città più colpite in Italia dal fenomeno dello smog. Studi precedenti avevano già dimostrato che l'impatto del traffico marittimo aumenta al diminuire della dimensione delle particelle, ma erano stati effettuati pochi studi e limitati al massimo a 1 micron di dimensione. Le nanoparticelle, invece, possono penetrare più in profondità nell'apparato respiratorio, con possibili conseguenze più dannose sulla salute. “Ci siamo chiesti quanto del particolato inferiore al micron fosse dovuto alla presenza delle navi nella nostra città - spiega Elena Gregoris, ricercatrice di Chimica analitica - confermando che il traffico marittimo incide più con nanoparticelle che con quelle più grandi e calcolando il contributo: mentre le nanoparticelle ‘navali' arrivano al 9% del totale, per dimensioni superiori non si supera il 3 per cento”.