Caso Raciti: vedova, nel calcio piu' prevenzione ma segnali violenza restano
Catania, 2 feb. (Adnkronos)- "Sono passati sette anni e a febbraio ci si risveglia con quel freddo gelido come in quella sera. Mi fa tanto piacere vedere tante persone che lungo questi anni hanno portato avanti delle battaglie tenendo vivo il suo ricordo affinché tutto questo possa insegnare ed educare. Tutti dobbiamo essere testimoni per non far dimenticare quanto accadde e per fare si che non avvenga mai più". Lo ha detto, Marisa Grasso, vedova dell'Ispettore di polizia, Filippo Raciti, morto la sera del 2 febbraio del 2007 durante gli scontri fra forze dell'ordine e ultras, fuori dallo stadio Massimino di Catania durante il derby calcistico tra gli etnei e il Palermo. Secondo la vedova Raciti, "in questi sette anni le misure di prevenzione sono migliorate ma -ha concluso- i segnali di violenza attorno al calcio, queste tifoserie un po' ribelli da gestire, ci sono sempre. Bisogna sempre impegnarsi affinché le cose cambino in meglio".