Roma, 23 giu. (Adnkronos) - "Anche oggi il nostro Paese ha tanti Mario Amato, che svolgono il loro lavoro nell'ombra. Il nostro compito è di prosciugare il terreno di coltura che permette al crimine di prosperare". Sono le parole della Presidente della Commisione giustizia della Camera, Donatella Ferranti, intervenuta oggi a Roma alla commemorazione del 34° anniversario della morte del magistrato Mario Amato, ucciso nel 1980 dai Nuclei armati rivoluzionari. Si tratta di "un impegno culturale e politico" che deve riguardare anche le nuove generazioni, continua Ferranti, sottolineando che bisogna "coltivare la verità sui fatti tragici. E la desecretazione attuata dal governo di Matteo Renzi è un primo passo lungo questo percorso". Mario Amato "portava avanti le sue inchieste senza paura", ricorda la parlamentare, osservando che "era stato lasciato solo dalle istituzioni". "Meglio una dose di ipocrisia - precisa - chiudere un occhio, lasciar correre. Un atteggiamento, questo, assunto dai suoi colleghi e dalle istituzioni, che ha reso possibile il suo omicidio più di chi lo ha realmente eseguito". E conclude: "Il suo senso del dovere ha ispirato tanti di noi a diventare magistrati". E' intervenuto alla cerimonia anche il presidente dell'Associazione nazionale magistrati Rodolfo Sabelli, che ribadisce la necessità di non dimenticare Amato "in un'Italia che deve ricordare i suoi grandi uomini e la sua storia". All'incontro era presente il deputato Pd e presidente dell'Associazione 2 agosto Paolo Bolognesi.