Torino, 1 ott. - (Adnkronos) - "L'universita' di Torino, nonostante le minori risorse di provenienza statale, ha le risorse per riaffermare il ruolo che le compete". Lo ha sottolineato il neo rettore dell'ateneo torinese, Gianmaria Ajani, che oggi si e' presentato alla stampa. "Il nostro bilancio e' sano non solo dal punto di vista tecnico - ha sottolineato - ma anche da quello di prospettiva. Questo ateneo vive, infatti, solo per il 40% di trasferimenti pubblici, il restante 60% deriva da finanziamenti propri, immatricolazioni, ma soprattutto la vendita di servizi ed e' in questa direzione che dobbiamo proseguire tenendo presente che se la didattica e' il nostro obiettivo, la vendita di servizi e' la leva per il budget". Il neo rettore ha quindi auspicato una ripresa del dialogo con la Regione per la realizzazione della Citta' della Salute. "Si sta ricucendo il rapporto con la Regione - ha osservato - e questo e' un bene perche' tra sanita' e assistenza c'e' bisogno di dialogo, cosi' come ci deve essere tra i soggetti che gestiscono queste competenze. Oggi le Molinette sono un centro di eccellenza ma necessitano di una nuova struttura e piu' l'unione tra le istituzioni locali e' forte meglio e' per ottenere a livello centrale le risorse". Sottolineando poi l'intenzione di dare forte impulso all'innovazione e all'internazionalizzazione dell'ateneo, tanto da nominare vice rettori con l'incarico ad hoc in occasione della prossima riunione del Senato accademico, fissata per il 21 ottobre, Ajani ha sottolineato la necessita' che venga aumentato il numero chiuso per le facolta'di medicina. "Non voglio intervenire sul miglior metodo per la selezione - ha osservato - il numero chiuso va mantenuto ma aumentato perche' o si decide di fare come in altri paesi europei, per esempio la Gran Bretagna, e si accolgono medici stranieri formati altrove, o si cambia altrimenti bassi scritti alla facolta' e alle scuole di specializzazione rischiano di creare un imbuto che favorisce la disoccupazione".