Firenze, 27 set. - (Adnkronos) - L'assessore alle riforme della Toscana, Vittorio Bugli, sara' domani, sabato 28 settembre, ad Aulla, dove partecipera' all'iniziativa organizzata nella sala consiliare in palazzo comunale, in via Gramsci, sulla proposta di fusione con Podenzana: progetto su cui i cittadini dei due comuni saranno chiamati a pronunciarsi, con un referendum consultivo, il 6 e 7 ottobre prossimi. L'assessore sara' ad Aulla attorno alle 10.30. Ogni Comune che si fonde, ricorda Bugli, puo' contare oggi in Toscana su 250 mila euro l'anno per cinque anni di maggiori contributi regionali, fino ad un massimo di un milione di euro per fusione. A questi si aggiungono i finanziamenti dello Stato, che variano a seconda della popolazione e sono il 20 per cento, per dieci anni, dei trasferimenti erariali che gli stessi Comuni potevano vantare nel 2010. I Comuni che si fondono sono anche esentati per 3 anni dal rispetto del tetto del patto di stabilita' e in questo modo possono far ripartire gli investimenti da troppo tempo fermi. Diciannove Comuni alle urne - Nel corso dell'ultimo anno diverse sono state le richieste di fusione arrivate in Regione: quasi sempre da parte dei consigli comunali, in un paio di casi da comitati spontanei. Il 6 e 7 ottobre, assieme ad Aulla e Podenzana, saranno cosi' chiamati alle urne, per dire la loro, anche i cittadini di altri diciassette comuni. Si svolgeranno infatti referendum consultivi, questi come i precedenti tutti organizzati dagli uffici della Regione Toscana, anche a Borgo a Mozzano e Pescaglia, a Pratovecchio e Stia, a Capannoli, Palaia e Peccioli, a Crespina e Lorenzana, a Villafranca in Lunigiana e Bagnone, a Casciana Terme e Lari, a Campiglia Marittima e Suvereto, a San Piero a Sieve e Scarperia. Fusione gia' decisa per otto comuni - Sei referendum nel frattempo ci sono gia' stati. Quattro volte hanno vinto i si': e' il caso di Fabbriche di Vallico e Vergemoli, di Figline Valdarno e Incisa Valdarno, di Castelfranco di Sopra e Pian di Sco', dove si e' votato il 21 e 22 aprile scorsi, e di Castel San Niccolo' e Montemignanio, dove alle urne i cittadini sono stati chiamati il 16 giugno. Il prossimo anno eleggeranno i nuovi sindaci e consigli comunali. E cambiera' la geografia toscana: non piu' 287 comuni ma 283 (e in futuro magari ancora meno). Hanno prevalso invece i 'no' in Casentino (6 e 7 maggio) e all'isola d'Elba (21 e 22 aprile), dove la fusione riguardava ben piu' di due comuni.