Sparatoria a Palazzo Chigi

martedì 30 aprile 2013
Sparatoria a Palazzo Chigi
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Roma, 28 apr. (Adnkronos/Ign) - Sparatoria davanti a Palazzo Chigi proprio mentre al Quirinale giurava il Governo Letta. Un uomo, in giacca e cravatta e apparentemente tranquillo, si è avvicinato a due carabinieri, davanti a palazzo Chigi, ha estratto una pistola, una Beretta calibro 7,65 con matricola abrasa, e ha fatto fuoco, sparando sei colpi. L'attentatore è un calabrese, classe 1967. Si tratta di Luigi Preiti, originario di Rosarno in Calabria, ma residente ad Alessandria. L'uomo non ha precedenti penali. Feriti i due carabinieri, il brigadiere Giuseppe Giangrande, di 50 anni, e il carabiniere scelto Francesco Negri, di 30, mentre l'attentatore è stato subito bloccato. Giangrande è stato colpito alla gola, mentre Negri alla gamba. Entrambi sono stati trasportati in codice rosso in ospedale, uno all'Umberto I e uno al San Giovanni. Il brigadiere è stato operato e si trova in prognosi riservata. Per lui la situazione medica è più complicata. Il militare nel pomeriggio è stato sottoposto a un intervento neurochirurgico. Giangrande, vedovo da appena due mesi, abita a Prato insieme alla figlia 23enne che oggi è andata a trovarlo in ospedale con un parente. L'ultimo bollettino medico riferisce che ha subito "un danno midollare importante". La prognosi, dice il direttore della Dea del policlinico Umberto I, Claudio Modini, resta quindi riservata per 72 ore per sapere se sopravviverà. I due carabinieri feriti sono effettivi al sesto reggimento mobile carabinieri Toscana e questa mattina erano impiegati a presidio della piazza. Lievemente ferito un bambino di soli tre anni. "Ho visto la canna della pistola. Era a due metri da me. Bum.. bum? bum?. Quello mirava in faccia. Ho preso il passeggino e l'ho tirato via dietro la guardiola, per nascondere mio figlio - racconta a il 'Corriere.it' il padre Andrea Stolzi, 39 anni - . Il passeggino è caduto e il bambino è caduto e si è fatto male, ma è andata di lusso, per come poteva andare. Il bambino ha avuto solo un'escoriazione sulla faccia". L'uomo parla nel corridoio dell'ospedale Santo Spirito, dove è il Pronto Soccorso. Inizialmente, si era diffusa la notizia che fosse lei, Marisa, incinta, a rimanere ferita nella sparatoria di stamattina, compiuta a palazzo Chigi. Il ferito è invece il figlio di tre anni, ma sono solo caduti e stanno bene. Il vero obiettivo di Preiti erano i politici. Lo ha confessato l'attentatore, ricoverato al San Giovanni, al pm di Roma, Pierfilippo Laviani. Non potendo raggiungere i parlamentari, trovandosi di fronte i carabinieri, ha aperto il fuoco. Per Preiti i medici hanno chiesto la consulenza psichiatrica. "Una prassi", spiegano all'Adnkronos Salute fonti sanitarie. "Viene chiesta in tutti quei casi delicati, dove il soggetto può recare danno a sé stesso o agli altri". Panico fra la folla in pieno centro a Roma. "Ho avuto paura, pensavo potesse sparare anche a me" riferisce un cameraman, Simone Bianchi, sotto choc dopo aver assistito alla sparatoria di palazzo Chigi. L'operatore descrive l'attentatore come un uomo "in giacca e cravatta, vestito di grigio". Dopo i colpi di pistola, esplosi contro i carabinieri, ha visto "due militari accasciati a terra perdevano sangue, uno anche dalla testa e sembrava privo di sensi". La sparatoria è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza di Montecitorio. Le immagini, a quanto si apprende, sono in visione ai carabinieri. Secondo le prime ricostruzioni dei fatti, Preiti, provenendo da piazza Montecitorio, è giunto davanti a Palazzo Chigi, dove stazionavano i carabinieri. I militari gli avrebbero fatto segno di fermarsi, dato che in quel momento si stava chiudendo la piazza in vista dell'arrivo dei ministri, dopo il giuramento del governo Letta al Quirinale. A quel punto, l'uomo avrebbe estratto la pistola aprendo il fuoco. Dalle prime verifiche effettuate sembra che Luigi Preiti non avesse alcuna licenza per il porto d'armi. I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno compiuto una perquisizione in casa dei genitori di Preiti, a Rosarno. Accertamenti e perquisizioni sono scattate anche a Pedrosa, in provincia di Alessandria, sia nella casa dell'ex moglie sia in quella del fratello. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti investigative, Preiti era vittima da tempo del gioco d'azzardo: la sua passione per il videopoker e il biliardo è stata anche la causa della separazione dalla moglie. Proprio dopo essere stato lasciato dalla moglie, l'uomo era entrato in uno stato di forte depressione . L'uomo viveva a Predosa, nell'alessandrino, ma da due anni, dopo la separazione, era ritornato a vivere a Rosarno e solo saltuariamente tornava in Piemonte. Il sottosegretario Gianni De Gennaro si è recato sul luogo della scena del crimine, davanti a palazzo Chigi. Subito dopo la sparatoria, in via precauzionale è stata evacuata la piazza del Quirinale. Il neo ministro dell'Interno Angelino Alfano è andato all'Umberto I per fare visita a uno dei carabinieri feriti. Poco dopo, il vice premier e ministro dell'Interno ha "riferito in Consiglio dei ministri" sulla sparatoria davanti a palazzo Chigi. Alfano ha parlato di un "gesto isolato, un tragico gesto criminale operato da un disoccupato di 49 anni che ha subito manifestato l'intenzione di volersi suicidare, affermando di non averlo potuto fare a causa dell'esaurimento del caricatore". Il vice premier spiega che "la situazione generale dell'ordine pubblico del Paese, anche a seguito di un immediato riscontro con i responsabili delle Forze di Polizia, non desta preoccupazioni, comunque sono stati rafforzati i controlli presso gli obiettivi sensibili". Alfano ha quindi annunciato che lunedì, in occasione della conferenza dei capigruppo della Camera, il governo manifesterà la "disponibilità a riferire immediatamente" in Parlamento sulla vicenda. In serata il presidente del Consiglio, Enrico Letta è andato a trovare uno dei due carabinieri feriti all'Umberto I di Roma. "Ora dobbiamo stringerci attorno alla famiglia - ha detto - attorno alle forze dell'ordine: è il momento in cui ognuno deve fare il proprio dovere". Anche il presidente della Camera, Laura Boldrini è andata a trovare i carabinieri feriti in ospedale.