Città del Vaticano, 18 nov. - (Adnkronos) - Il cristiano non deve negoziare e vendere i suoi valori e il suo credo al mercato del progressismo adolescente e del pensiero unico, che porta all'apostasia, cioè all'allontanamento dalla fede. E' quanto avverte papa Francesco, nell'omelia alla messa celebrata nella domus di Santa Marta in Vaticano, mettendo in guardia contro lo spirito della mondanità. "Il Popolo di Dio preferisce allontanarsi dal Signore davanti ad una proposta di mondanità - osserva il Papa, commentando un passo tratto dal Libro dei Maccabei - Le guide del popolo abbandonano le proprie tradizioni e vanno a negoziare. E' come se dicessero 'siamo progressisti, andiamo con il progresso dove va tutta la gente'. Si tratta dello spirito del progressismo adolescente, che crede che andare avanti in qualsiasi scelta è meglio che rimanere nelle abitudini della fedeltà". Ma "questo - spiega Jorge Mario Bergoglio - si chiama apostasia, adulterio: non stanno, infatti, negoziando alcuni valori ma negoziano proprio l'essenziale del loro essere, la fedeltà al Signore". Sottolinea papa Francesco: "Questa è una contraddizione: non negoziamo i valori ma negoziamo la fedeltà. E questo è proprio il frutto del demonio, del principe di questo mondo, che ci porta avanti con lo spirito di mondanità. E poi, accadono le conseguenze" come "la globalizzazione dell'uniformità egemonica, il pensiero unico, frutto della mondanità. Questo succede anche oggi, perché lo spirito della mondanità c'è anche oggi e ci porta, con questa voglia di essere progressisti, sul pensiero unico. Il pensiero unico - avverte il Papa, citando il romanzo di inizio Novecento 'Il padrone del mondo' - ci porta all'apostasia. Oggi, si pensa che dobbiamo essere come tutti, dobbiamo essere più normali, come fanno tutti: questo è il progressismo adolescente".