Roma, 25 ago. - (Adnkronos) - Atteso, oggi, al Todi Festival uno dei più importanti scrittori russi contemporanei, Vladimir Georgievič Sorokin. Nel romanzo 'La giornata di un opričnik' (2006), appena tradotto in italiano per 'Atmosphere libri', Sorokin immagina la sua Russia proiettandola nel 2027 e dipingendola come un Paese violento, corrotto e dittatoriale. Qualcuno ha definito Sorokin, che tra l'altro è anche sceneggiatore, drammaturgo, pittore, grafico e librettista per il Teatro Bolscioi, un profeta, lui preferisce farsi chiamare semplicemente 'eretico'. 'La giornata di opricnik' è ambientato in un'immaginaria Russia zarista nel 2027, dove la restaurazione ha fatto il suo drammatico corso, restituendo ai successori dei Romanov l'esercizio legittimo del potere e il monopolio assoluto della violenza. Un'alta muraglia, lunga quanto i suoi confini, rinchiude questa nuova Russia in un opprimente protezionismo guerrafondaio. (segue)