(Adnkronos) - Tra il 1942 ed il 1943 Lorenzo passa l'estate nella Villa di famiglia "Gigliola" a Montespertoli. Si apre un momento di evidente riflessione per il giovane Lorenzo: e' di questa stagione il ritrovamento, che pare determinante nella conversione di Lorenzo, di un piccolo messale in una cappellina della tenuta. Al suo rientro a Milano e comincia a frequentare il Duomo "da artista". Sono di questo periodo opere quali "Interno chiesa", "Fiori gialli su fondo blu", "Scolaretti di spalle". Il ritorno a Milano e' di breve durata: i bombardamenti rendono necessario sfollare e Lorenzo, con la famiglia, decide di tornare a Montespertoli, dove riprende a dipingere paesaggi e figure con l'accertata sensibilita' per l'osservazione della natura. Tra le opere di questi mesi ci sono "Cipresseta", "Studio di paesaggio invernale a Gigliola", "Ragazzo seduto in abiti invernali". Apre in questo periodo, e fino all'estate '43, uno studio a Firenze nella zona di via de' Serragli. In questa sua ultima fase pittorica Lorenzo propende per un ritorno alla pittura tonale delle sue prime esperienze con Staude e si interessa maggiormente ai soggetti legati alla figura umana, fino a quello che sara' definito il suo "testamento pittorico", il "Ragazzo accosciato", dal quale emerge quasi una nostalgica dichiarazione che l'esperienza del disegno e della pittura stanno per concludersi definitivamente. Le esperienze di pittura, cosi' intense seppure concentrate in un biennio, riaffioreranno negli anni di Barbiana.