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Cise, da blue economy opportunità rilancio socio-economico Mediterraneo

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Gaeta, 20 dic. (Labitalia) - Blue economy come opportunità di rilancio socio-economico del Mediterraneo: questo l'obiettivo dichiarato del Cise, Confederazione italiana per lo sviluppo economico, che ha organizzato a Gaeta il convegno 'L'economia del mare e lo sviluppo del territorio'. Un focus su prospettive e progetti futuri, considerando che la blue economy rappresenta una prospettiva strategica per l'Italia e altri paesi mediterranei. Il messaggio forte lanciato dal Cise a Gaeta è stato quello di fare sinergia tra i diversi consorzi. Non a caso, durante il convegno, si è dibattuto anche di ‘Zes' ovvero le zone economiche speciali, sulle quali il governo ha già legiferato, delle loro potenzialità produttive con un particolare riferimento alle potenzialità ancora inespresse in Campania. "In questo anno -ha detto il presidente del Cise, Giuseppe Romano- abbiamo portato a compimento accordi a livello internazionale, con la Camera di commercio Maltese, per portare sviluppo attraverso il mare e creare sinergie, come auspicato oggi in questo convegno, tra i distretti, consorzi industriali e le aree portuali. Per i progetti futuri Cise non intende ragionare in termini di territorialità, ma realizzando uno diversificato sviluppo industriale". A tal proposito, Gaeta è una città-testimonial della blue economy come ha sottolineato il sindaco, Cosmo Mitrano: "Gaeta ha un pil che è fondato sull'economia del mare: tante attività, dalla pesca alla cantieristica, dalle crociere alla portualità commerciale. Incontri come questo ci permettono di capire quale percorso seguire per garantire ulteriore sviluppo dei nostri settori economici di punta". Raffaella Pignetti, presidente del consorzio Asi Caserta, ha motivato la presenza di questa provincia nel progetto di blue economy perché si tratta di "una necessità di crescita logistica, in quanto si assicura così sviluppo economico non solo attraverso i trasporti via terra ma anche via mare, condividendo una strategia con altri consorzi". Anche per Salvatore Forte, presidente del Consorzio Sud pontino, "c'è un contesto socio-economico molto ampio che ci vede esprimere grosse potenzialità in termini di produzione ed eccellenza del prodotto manifatturiero italiano e la sinergia ci può portare a realizzare una concreta internazionalizzazione delle imprese, finalizzando una preziosa integrazione di logistica marittima; oggi, poi, siamo alla vigilia della promozione delle 'Zes', con l'avallo del governo, e con questo convegno intendiamo coinvolgere anche l'area del sud pontino". Attualmente l'Italia, come ha sottolineato Angelo Caliendo, consigliere di Eurispes, “dispone di 8.000 porti ed è strategicamente e geograficamente il punto d'ingresso del mediterraneo ma finora non ha sfruttato appieno la potenzialità della blue economy: oggi possiamo finalmente pensare di operare all'insegna della coesione di varie realtà territoriali".

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