Turismo: Unindustria, contrari ad aumento Roma se non usata per settore
Roma, 4 apr. (Adnkronos) - "Riteniamo che la tassa di soggiorno su Roma, meglio definibile come city tax o contributo di soggiorno, cosi come è oggi, debba essere ritoccata". Lo dichiara Stefano Fiori, presidente della Sezione dell'Industria del Turismo e del tempo libero di Unindustria. "Chiediamo a Roma Capitale - prosegue - che si impegni, in maniera cogente e pubblica, a destinare tutti gli introiti derivanti dal contributo di soggiorno, anche e soprattutto, ad iniziative a favore del turismo, come il miglioramento del decoro urbano, l'organizzazione di eventi, l'apertura straordinaria dei musei ed una parte piccola anche solo il 10 % dei ricavi, ad attività di programmazione turistica, quale ad esempio, finalmente, il Convention Bureau". "Inoltre, un'altra piccola parte, circa il 5 %, andrebbe destinata a rafforzare i controlli per arginare l'evasione fiscale sulla tassa di soggiorno a tutela della difesa del settore e di tutti gli albergatori onesti", continua. "Se queste condizioni non ci fossero, siamo contrari a qualsiasi aumento - specifica Fiori - se invece dovessero esserci, solo in questo caso, il contributo di soggiorno ha un senso. Inoltre, non siamo assolutamente favorevoli ad un aumento non programmato e non adeguatamente pianificato, come quello previsto per il primo di luglio, perché creerebbe un pesantissimo contenzioso internazionale con i tour operator, con i quali le strutture ricettive sottoscrivono contratti in media almeno un anno prima rispetto all'effettivo soggiorno del turista". "Infine - conclude Stefano Fiori - facciamo appello a Roma Capitale perché si adoperi per avviare un percorso legislativo, affinché la city tax diventi una tassa di scopo".