Imprese: R&S, occupazione invariata nel 2013, -1,1% gruppi pubblici
Milano, 29 lug. - (Adnkronos) - Occupazione invariata nel 2013, per le società pubbliche (-0,1%) e per quelle private (variazione nulla) le quali però segnano un importante incremento nella manifattura (+4,2%) ed un forte arretramento degli altri settori (-8,2). E' quanto emerge dall'indagine condotta da R&S (Ricerche & Studi) - Mediobanca sull'Annuario dei maggiori gruppi industriali e bancari quotati. Secondo la ricerca a stabilità occupazionale deriva dall'aumento della forza lavoro all'estero, in aumento dello 0,3%, grazie all'apporto dei gruppi pubblici (+1,1%) ove si tratta dell'effetto dell'Eni (+8,8%) che porta in positivo l'aggregato pubblico; immutata l'occupazione estera del settore privato, dove l'aumento segnato dalle attività manifatturiere (+5,8%) è vanificato dalla caduta dei servizi e delle attività diverse (-17%); all'estero le attività energetiche sono in progresso del 3%, sempre grazie all'Eni. L'occupazione in Italia arretra nel 2013 dello 0,4%, qui integralmente per effetto dei gruppi pubblici (-1,1%) poiché quelli privati mostrano un aumento frazionale (+0,1%). La forza lavoro non domestica ha un peso stabile sul totale, pari al 59,3% nel 2013 (era 59,1% nel 2012); i gruppi pubblici sono al 44,9% (poco meno di un dipendente su due è all'estero), quelli privati al 65,3% (circa due su tre), con la manifattura al 74,4% (uno su quattro) e gli altri settori non manifatturieri al 44,7% (meno di uno su due). Tra i gruppi con il maggiore numero di dipendenti all'estero: Pirelli & C. (90,5%), Salini Impregilo (90,2%), Parmalat (88,5%), Prysmian (88,1%) e Buzzi Unicem (83,9%).