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Come sarà il condono di Renzi

Lucia Esposito
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Il condono fiscale di Renzi cancella il reato di frode fiscale. Se ne discuterà la settimana prossima alla Camera e, come scrive Nicola Porro su Il Giornale, se fosse applicato al caso di Silvio Berlusconi, l'ex premier non sarebbe oggi ai servizi sociali. I giudici non lo avrebbero condannato e ora sarebbe ancora al Senato. In pratica l'abolizione del reato di frode fiscale potrebbe portare a casa circa 80 miliardi di euro. Secondo i dati della Banca d'Italia all'estero ci sono circa 250 miliardi di euro. Sono soldi che si trovano all'estero sia perché i nostri padri e nonni - come spiega Porro . non si fidavano dell'italia e costituivano all'estero dei tesoretti, ma sono anche soldi derivanti da profitti aziendali alla ricerca di sistemi fiscali più vantaggiosi. Reato depenalizzato - Ora, lo Stato che deve far cassa, vuole mettere mano su questo tesoro che giace all'estero. L'idea è quella di depenalizzare il reato di frode fiscale  per far tornare in Italia questi soldi. Come funziona? L'imprenditore non va in carcere (la pena prevista arriva fino a sei anni di carcere), ma si presenta al Fisco, ammette di avere dei soldi all'estero, dimostra di aver evaso l'imposta per un tot di euro. In cambio viene cancellato il reato di frode fiscale e paga tutte le imposte evase negli ultimi dieci anni. La condizione è che l'imprenditore non sia stato già pizzicato dall'Agenzia delle Entrate: ci dev'essere una confessione spontanea.  Per chi denuncia di avere all'estero dei soldi ereditati è molto conveniente: le imposte evase sono quelle di successione e di rendimento del capitale, e - scrive Porro - se la può cavare con un otto o nove per cento del patrimonio. Per l'imprenditore l'aliquota rischia di essere più alta.  Il piano del govenro è quello di portare a casa un'ottantina di miliardi.

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