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Portogallo, la nuova mèta dei pensionati

Lucia Esposito
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Portogallo. E' questa la mèta più ambita dai pensionati europei. La nuova frontiera è stata scoperta anche dagli italiani che hanno cominciato a guardare al paese lusitano come un vero e proprio paradiso. Il motivo? A Lisbona l'assegno non viene tassato.  Sono proprio alcuni pensionati che hanno spiegato a La Repubblica la loro fuga: "A inizio 2016 - spiega uno di loro - vado a vivere a Sesimbra, mezz'ora da Lisbona, su un promontorio che pare Portofino. Pagherò 300 euro d'affitto per un bilocale fronte-mare, 10 euro per mangiare ottimo pesce al ristorante ". Ma la cosa più allettante è il fatto che la sua pensione crescerà del trenta per cento in modo del tutto legale. "Solo di Irpef risparmierò 15mila euro l'anno". In pratica ogni mese si troverà in tasca 1250 euro in più. Come è possibile tutto ciò? Basta vivere 183 giorni l'anno nel paese, assumere lo status di "residente non abituale" e per dieci anni la pensione è esentasse.  "Io sono rinata - racconta entusiasta Luisa Gaiazzi, 63enne ex impiegata di un'azienda farmaceutica residente nella capitale lusitana da un anno - . A Roma con i miei 840 euro al mese faticavo a far quadrare i conti. In Portogallo, a parte la lingua su cui fatico un po', mi sento una signora". I suoi 840 euro sono diventati 1.150. "D'affitto pago il 25% in meno per un bilocale identico a quello che avevo al Prenestino, il paese è sicuro, la gente accogliente, il caffè costa 60 centesimi al bar. E così posso permettermi pure un quartino di rosso. Un paradiso!". Finora a emigrare in Portogallo sono stati soprattutto gli inglesi ma dall'inziio dal 2015 451 pensionati italiani hanno seguito la rotta del Portogallo. E, spiegano dalla Camera di Commercio Italia Portogallo che le richieste di informazioni da parte dei pensionati sono in aumento. 

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