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Veronafiere: non solo Vinitaly, c'è anche Sol&Agrifood

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Verona, 11 apr. (AdnKronos) - Export agroalimentare a 50 miliardi di euro prima del 2020, questo l'auspicio ma anche l'obiettivo che il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali ha rilanciato a Sol&Agrifood - la Rassegna dell'Agroalimentare di Qualità che si svolge in contemporanea con Vinitaly ed Enolitech fino al 13 aprile - avvicinando il termine, lanciato tre anni fa sempre a Verona. "Perché – ha detto il ministro – le condizioni ci sono, con il vino e l'olio uniti e trainanti sui mercati, come dimostrano i risultati del 2015, con il record di 36,8 miliardi di euro esportati nonostante le difficoltà, affrontate come ad esempio il blocco dell'export in Russia". "Il made in Italy agroalimentare è un'eccellenza unica al mondo che rende unico il nostro Paese. Un modello produttivo – ha detto il presidente di Veronafiere Maurizio Danese - che trova in Sol&Agrifood la sua fiera di riferimento, dove la cultura del prodotto è parte integrante del contatto commerciale con i buyer in arrivo da tutto il mondo"."Un patrimonio da tutelare – ha detto il ministro – con le istituzioni che stanno andando nella direzione della tracciabilità e delle riferibilità al territorio, per fronteggiare il fenomeno dell'Italian soundingm, che arreca un danno sia economico che di immagine ai produttori, ma che anche inganna i consumatori". Proprio l'agropirateria è stato il focus del convegno inaugurale della Rassegna Internazionale, che con il titolo “Agropirateria: quando l'Italia sa difendersi?” ha fatto il punto sui rischi ma anche le opportunità dei mercati internazionali, come dimostrato dalle due case history vincenti del Consorzio dell'Aceto Balsamico di Modena Igp e del Parmigiano Reggiano Dop.

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