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Commercio: parte da Venezia l'offensiva di Confcommercio contro i tarocchi (2)

AdnKronos
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(AdnKronos) - “Con questo evento – spiega il presidente di Confcommercio Ascom Venezia Roberto Magliocco – riteniamo evidenziare i danni sia economici che di salute provocati dalla merce contraffatta. Ci sentiamo impotenti perché non troviamo strumenti adeguati per punire tali reati, basti pensare che ci sono centinaia di milioni di euro di multe inevase, solo nel comune di Venezia ammontano a 50 milioni.” “Chiediamo quindi all'assessore regionale Roberto Marcato – continua Magliocco - che a fronte di centinaia di migliaia di sanzioni emesse dalle Amministrazioni e mai pagate, non considerando la difficoltà di stoccare le migliaia di prodotti sequestrati e la difficoltà di ottenere le autorizzazioni alla distruzione e l'impossibilità di darle in beneficenza in quanto talvolta i prodotti sono tossici, si faccia interprete presso il ministro Salvini di una proposta che preveda un permesso di soggiorno a punti, con l'espulsione qualora il punteggio dovesse andare sotto zero." Secondo l'ultimo studio del CENSIS su dati del MISE, Venezia riveste il ruolo di hub logistico per la distribuzione di merce contraffatta diretta ad altre province del Centro e Sud Italia, luoghi di assemblaggio e distribuzione di merce contraffatta; ma, allo stesso tempo, rappresenta una delle principali piazze commerciali per la vendita di falsi prodotti ai turisti stranieri. Infatti in provincia molti capannoni industriali inutilizzati sono stati adibiti a laboratori e magazzini per lo stoccaggio di merce falsa, mentre durante la stagione estiva i litorali dei comuni balneari sono assiduamente frequentati da venditori ambulanti che commerciano ogni sorta di merce tarocca. In Veneto poi la catena del falso si sviluppa tra Venezia (punto di approdo), Rovigo (laboratori di assemblaggio e rifinitura nelle imprese cinesi) e Padova (snodo di commercializzazione all'ingrosso nel Centro Ingrosso Cina).

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