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Banche tariffe, la rapina allo sportello del tuo istituto: quanti soldi (tuoi) si tengono

Gino Coala
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Brutte notizie per i correntisti sia delle banche tradizionali che quelle online. Dallo scorso gennaio a oggi sono gradualmente aumentate le tariffe soprattutto per chi fa prelievi e per chi usa la carta di credito. La mossa degli istituti di credito arriva per effetto dei tassi bassi, quindi con la necessità di trovare altre forme di entrata. Leggi anche: Conto corrente, le tariffe delle agenzie per spiare i debitori: bastano 300 euro Un effetto che ha riguardato anche le banche online, che per anni hanno puntato sui costi bassissimi per l'apertura e la gestione dei conti. Quella stagione è ormai un pallido ricordo, visto che le tariffe sono aumentate in percentuale più che per le banche tradizionali. Secondo la ricerca di sostariffe.it su 17 principali banche attive in Italia: "In generale si può parlare di una tendenza al rialzo - dice Alessandro Voci di sostariffe.it - negli ultimi 9 mesi, soprattutto di alcune condizioni accessorie al conto, come la carta di credito. Anche l'operatività in filiale è stata ritoccata al rialzo, per esempio i movimento sul conto, i prelievi e il deposito di assegni sono diventati più salati". Gli aumenti partono dal canone annuo, in media salito del 5%, più o meno 28,80 euro a conto. Salgono i bonifici disposti allo sportello, più cari dell'11%. Stessa sorte per il canone per la carta di credito: gli istituti tradizionali fanno pagare circa 40 euro, con un balzo del 6%, contro un costo medio che è quasi un quarto nelle banche online, intorno ai 12 euro, comunque rincarata anche tra quegli istituti. La stangata per i correntisti delle banche online arriva sui prelievi di contante allo sportello, con un balzo delle tariffe del 48%. Alcuni istituti hanno fissato un tetto, spesso di 100 euro, oltre il quale si paga la commissione.

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