Mille nuove assunzioni nelle Ferrovie
Roma, 18 mar. (AdnKronos) - Mille nuove assunzioni in Trenitalia. A prevederlo è l'accordo sottoscritto oggi dalla società del gruppo Fs e i sindacati di categoria. I nuovi ingressi sono individuati, in gran parte, per la copertura della figura professionale di macchinista e capotreno. “E' stato fatto un ulteriore passo in avanti nel processo, ormai indispensabile, di ricambio generazionale” sottolinea la Filt-Cgil. “L'accordo odierno - spiega - segue quello nel settore della manutenzione delle infrastrutture di Rfi e riguarda qualifiche delicate e di grande responsabilità che hanno subito gli effetti negativi della riforma Fornero, con lavoratori che si sono visti aumentare i limiti per l'accesso alla pensione da 58 a 67 anni con gravi ripercussioni di carattere personale, che, oggi, alla luce del nuovo accordo possono collocarsi in pensione, ricorrendo al fondo straordinario e all'intesa sul ricambio generazionale”. “Una parte delle assunzioni - afferma la Filt - saranno destinate agli addetti dei servizi commerciali e a quelli della manutenzione dei rotabili. Oltre le mille assunzioni definite oggi ne verranno previste ulteriori che saranno legate alle uscite dovute a quota 100". Di "accordo importante" parla Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl. “Siamo particolarmente soddisfatti - commenta - perché queste assunzioni, che verranno fatte su tutto il territorio nazionale, vanno a potenziare settori delicati e strategici come quelli del personale mobile, della manutenzione e del commerciale, per i quali la Fit-Cisl da sempre mostra grande attenzione". Come spiega poi Gaetano Riccio, coordinatore nazionale della Fit-Cisl per la mobilità ferroviaria, con l'accordo "si dà attuazione al ricambio generazionale per circa 600 lavoratori dell'esercizio ferroviario e si avvia il fondo di sostegno al reddito per altri 350 lavoratori del settore uffici. Siamo riusciti, dopo un confronto che è durato più di tre mesi, a definire un accordo che crea posti di lavoro in settori strategici del trasporto ferroviario e, al tempo stesso, abbiamo permesso di andare in pensione a lavoratori che svolgono lavori particolarmente gravosi sui treni e nelle stazioni. Con lo stesso accordo abbiamo migliorato le condizioni di lavoro, dando la possibilità di poter meglio conciliare i tempi di vita - lavoro, avendo la visibilità dei riposi settimanali nei turni di lavoro fino a sei mesi”.