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Pil: Fondazione Nord Est, la recessione si eviterà solo grazie a crescita dell'export (4)

AdnKronos
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(AdnKronos) - I paesi europei si posizionano più indietro per quanto riguarda il fattore energetico e quello di crescita futura del mercato; per l'energia, l'Italia dipende soprattutto dalla Russia e dal Medio Oriente; per quanto riguarda l'espansione della domanda, non si può fare a meno della Cina, l'economia mondiale più dinamica. Gli Stati Uniti rimangono il principale partner geoeconomico dell'Italia; sono primi per cooperazione tecnologica, importanti in tutti i canali e rappresentano ancora il mercato di destinazione più grande del mondo e il secondo più dinamico. Come spiega Carlo Carraro, Direttore scientifico della Fondazione Nord Est: "Il Nord Est è l'area d'Italia con la più alta apertura internazionale. In particolare, Veneto e Emilia Romagna presentano il valore più alto in termini di quota media di valore aggiunto stimolato dalla domanda internazionale (rispettivamente per il 19,1% e il 18,1%). Questo dato così importante è determinato non solo dai flussi commerciali, ma anche dalla partecipazione alle Catene Globali del Valore su scala internazionale". "Di conseguenza il Nordest più di altre aree del paese è sensibile ai rischi connessi dallo scenario incerto e critico a livello internazionale. Queste vanno analizzate con cura e la politica deve prestare la massima attenzione a favorire la dimensione internazionale delle imprese e la collaborazione con tutti i nostri principali partner in Europa e fuori Europa", ha concluso.

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