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Renato Brunetta sulla manovra economica: "Vi dico io dove sta il tranello imposto dall'Europa"

Caterina Spinelli
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"Questa è una manovra che si fonda tutta sulla lotta all'evasione fiscale, per la quale il governo ha previsto introiti per ben 7 miliardi di euro in un anno, una cosa mai successa. E che nemmeno succederà". Renato Brunetta liquida così la Nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza). "Lo sa il governo e lo sa benissimo anche la Commissione Europea che, fra l'altro, se applicasse alla lettera i trattati europei, dovrebbe vietare in toto le coperture aleatorie, delle quali i proventi dalla lotta all'evasione fanno parte. Una Commissione che è ancora in fase di formazione e non è scontato che la nuova sia così clemente con l'Italia come l'Esecutivo spera. A meno che, ed è questa la notizia, Bruxelles non chiede al Governo italiano di inserire nella manovra una clausola di salvaguardia da 7 miliardi a garanzia del deficit, il quale, se gli introiti non rispettassero gli obiettivi del governo, potrebbe aumentare nel 2020 fino alla cifra di 2,8%". Leggi anche: Casa, nella manovra la riforma del catasto: perché può essere una stangata Ecco che per il deputato di Forza Italia spunta il vero tranello: "Una bella clausola di salvaguardia che si nasconde dietro la manovra e che diventerebbe una clausola di salvaguardia su una clausola di salvaguardia, accettata da Bruxelles soltanto per rimandare all'anno prossimo l'aggiustamento fiscale che avrebbe dovuto essere fatto quest'anno. In pratica il classico gioco delle tre carte. Dove a perderci saranno l'Italia e gli italiani".

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