Fisco: Ibl, su bonifici estero Stato grava cittadini di oneri ingiustificati (2)
(Adnkronos) - "La misura, introdotta nell'agosto scorso , dettagliata dall'Agenzia delle entrate a dicembre ma in vigore solo da alcuni giorni - prosegue l'Ibl - prende le mosse da un'esigenza astrattamente comprensibile: quella di uniformare il trattamento impositivo delle attività finanziarie detenute all'estero e di quelle detenute in Italia, estendendo alle prime la ritenuta del 20% applicabile alle seconde. Per conseguire l'obiettivo, però, è stata eretta un'impalcatura del tutto sproporzionata, che pone più problemi di quanti ne risolva". "Introdurre una ritenuta automatica - rileva l'Ibl - fa di tutti i contribuenti degli evasori sino a prova contraria. Una presunzione, certo, che risparmia professionisti e imprese e che rimane superabile, ove il destinatario del bonifico contatti la banca e dimostri la natura non reddituale di quel trasferimento, disposto magari a titolo di rimborso spese o per la restituzione di una caparra o ancora per una delle mille altre ragioni che ne giustificherebbero la sottrazione all'imponibile". "La ritenuta automatica - conclude l'Ibl - è una misura vessatoria almeno quanto è superflua. Le attività finanziarie detenute all'estero sono già sottoposte a prelievo, sono già oggetto di dichiarazione, e, qualora i relativi redditi transitino presso intermediari italiani, sono già note al Fisco, il cui accesso ai nostri conti è pressoché illimitato. Si capisce che la lotta all'evasione faccia ricorso alle moderne tecnologie. Di civiltà tributaria, invece, si può parlare solo al passato".