Governo: Ibl, intervento Troika ridurrebbe costi politici riforme
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - Il sistema politico italiano, rivelatosi incapace, almeno fino ad ora, di riformare il Paese, potrebbe essere tentato dall'affidarsi alla Troika (Bce, Ue e Fmi) per riuscire finalmente a realizzare le riforme che non è stato capace di fare. In questo modo, i politici italiani potrebbero scaricare poi sulle istituzioni internazionali la colpa delle dolorose conseguenze delle misure draconiane adottate, simili a quelle che hanno messo a durissima prova i popoli dell'Argentina e della Grecia. E' lo scenario da brividi che si ricava da un rapporto dell'Istituto Bruno Leoni, think tank liberale con sede a Torino, firmato da Nicolò Bragazza, fellow dell'Istituto. In Italia, osserva Bragazza che prova a delineare nel rapporto come potrebbe configurarsi un intervento della Troika nel Bel Paese, "la classe politica sta in questi anni dimostrando di non riuscire a portare a termine la missione riformatrice, limitandosi a tappare i buchi del bilancio con manovre ad hoc. Si potrebbe definire questa come una 'strategia della sopravvivenza', che non paga in termini di credibilità internazionale e di prospettive di crescita futura". Forse, continua il ricercatore, "la minaccia concreta di un intervento esterno o una rapida involuzione della situazione potrebbero essere gli unici stimoli per responsabilizzare la classe politica a mettere in cantiere le tanto necessarie riforme. E, se realizzato, potrebbe offrire alla politica un 'salvacondotto' per ridurre i costi politici inevitabili che le riforme avrebbero su un sistema economico compromesso dagli sprechi e dalle rendite acquisite". (segue)