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Lega-M5s, asse con Donald Trump. Finanza, il retroscena: la mossa contro la minaccia spread

di Cristina Agostini domenica 12 agosto 2018

1' di lettura

"Già sappiamo che tra fine agosto e inizio settembre i mercati si metteranno a bombardare", ha detto un preoccupato Giancarlo Giorgetti. La paura del governo giallo-verde è infatti una crisi finanziaria subito dopo le vacanze estive. Del resto, a  ottobre il Quantitative easing sarà ridotto da 30 a 15 miliardi di acquisti al mese per terminare entro fine anno, ricorda il Fatto Quotidiano. Ergo, lo spread potrebbe crescere con un conseguente aumento dei rendimenti che l'Italia sarà costretta a pagare per piazzare i suoi Btp. Per questa ragione servono alleati forti. Leggi anche: L'errore che Marchionne non avrebbe fatto. Ferrari, senza di lui finisce in disgrazia Anche di questo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato con Donald Trump durante la sua visita a Washington del 30 luglio: Conte ha detto che non sarebbe sgradito un aiuto della finanza americana nelle aste e sul mercato secondario dei titoli italiani dopo l'estate. Già a giugno, peraltro, furono proprio i grandi fondi a stelle e strisce a curare la febbre dello spread: Bridgewater, Aqr, Glg, Blackrock, Pimco, Prudential e Dodge & Cox. L'augurio del governo è i Palazzo Chigi è che lo facciano anche in autunno. Da parte sua il presidente americano ha i suoi interessi nel cercare la sponda italiana: la guerra commerciale iniziata contro la Germania e il suo enorme surplus con l'estero e la partita libica dove gli interessi petroliferi americani si scontrano con quelli francesi.

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