Milano, 15 gen. (Adnkronos) - Gli agriturismi sembrano non sentire la crisi: negli ultimi 5 anni tra Milano, Lodi e Monza-Brianza registrano un aumento del 14%. È quanto emerge da un'elaborazione della Coldiretti interprovinciale basata su dati regionali. Il dato positivo relativo al settore agrituristico va considerato anche in chiave Expo 2015, come spiega Alessandro Ubiali, presidente Coldieretti Milano, Lodi e Monza Brianza: "Dobbiamo puntare sui veri agriturismi, incrementare la loro capacità ricettiva sia in termini numerici che in termini di servizi. Serve un impegno comune con le istituzioni e l'Expo per far conoscere la nostra agricoltura e far apprezzare il lavoro degli imprenditori agricoli, che producono buon cibo e tutelano il paesaggio. L'agriturismo -conclude Alessandro Ubiali- come le altre attività connesse al lavoro dei campi e all'allevamento rappresentano un passaggio fondamentale per la costruzione dell'agricoltura del futuro". Confrontando Milano, Lodi e Monza Brianza, la provincia più ricca di agriturismi è quella meneghina: 94 quelli attivi a metà del 2013, contro i 29 di Lodi e i 12 della Brianza. Gli agriturismi milanesi oltre alla ristorazione (52%), offrono anche la possibilità di alloggio (37%), e altre attività (64%) come quelle culturali, didattiche e l'ippoturismo. Nel Lodigiano le strutture agrituristiche che si occupano di degustazione nel 2012 erano il 16,7% del totale; mentre tra Milano e Monza quest'attività è meno diffusa.