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Imu, Olivero (Scelta civica): "Sì riduzione, no abolizione". Dal Pdl linea dura

di Giulio Bucchi domenica 28 aprile 2013

2' di lettura

Il prossimo governo ha già uno scoglio difficile da superare: l'Imu. E purtroppo per il premier incaricato Enrico Letta il suo predecessore a Palazzo Chigi, Mario Monti, ha avvelenato i pozzi. Lo scherzetto sulla tassa sulla casa l'ha firmato il Tesoro giusto due giorni fa, correggendo al volo il Documento di Economia e Finanza 2013 e presentando al Parlamento una integrazione che prevede la conferma del regime sperimentale dell'Imu. In altre parole, la tassa rimarrà come è ora anche dopo il 2015, per garantire la stabilità dei conti pubblici. Altro che temporanea, dunque: la gabella più odiata dagli italiani resterà a lungo. Peccato che un partito, il Pdl, abbia posto come primo punto del suo programma elettorale non solo l'abolizione totale dell'Imu, ma pure la restituzione dei soldi versati dai contribuenti per la prima casa. Altri due partiti, il Pd e Scelta civica (sì, proprio Monti e i suoi) assicuravano la necessità di "rimodellare" in senso più equo e progressivo quell'imposta, magari ponendo delle franchigie o esentando direttamente il pagamento sulla prima casa. Bene, ora Pdl, Pd e Scelta civica sono chiamati dalle necessità contingenti a governare insieme e a fare qualcosa, subito. Che problema c'è, in fondo si sono accordati anche l'anno scorso, introducendo l'Imu, potrà ricordare qualcuno. Il problema invece c'è: le responsabilità nel 2013 ricadrebbero tutte sui partiti, e non su un premier parafulmine (che Letta non è). Scelta civica media - Mercoledì, quando la nomina di Letta a Palazzo Chigi era imminente, l'economista e capogruppo alla Camera Pdl Renato Brunetta, consigliere principe di Silvio Berlusconi, ha ribadito il concetto: "Il nuovo governo dovrà mettere in agenda i nostri 8 punti, tra cui l'abolizione dell'Imu e la restituzione di quanto pagato dagli italiani. Altrimenti, con grande serenità, dovremo dire che da quel governo il Pdl si sfila". Difficile trovare intese, per i montiani e i democratici. Non a caso, il portavoce di Scelta civica Andrea Olivero, uscito dalle consultazioni-lampo con Letta, ha usato toni decisamente più soft: "Possiamo proporre già da oggi una forte riduzione dell'Imu sulla prima casa per i ceti medi e medio bassi ma la cancellazione complessiva sarebbe un problema per ragioni di copertura. Se ci sono risorse meglio utilizzarle per dare respiro al mercato del lavoro". E' su questo punto che Letta dovrà mediare, magari con l'aiuto dello zio Gianni. E di Giorgio Napolitano, alle sue spalle. 

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