(Adnkronos) - L'azienda ha proposto, spiegano i sindacati, un aumento degli esuberi, che passerebbero dai 260 residui (a fronte dei 190 lavoratori che hanno accettato l'incentivo per l'uscita) a 380. I 120 esuberi aggiuntivi deriverebbero, secondo l'azienda, 40 dal mancato raggiungimento degli obiettivi di fatturato, 80 per il mancato turn over previsto negli anni 2013 e 2014. I 380 esuberi verrebbero gestiti: 340 con la cassa integrazione straordinaria, 40 con i contratti di solidarietà. Inoltre per l'azienda, e su questo il no dei sindacati è totale, il contributo aggiuntivo alla cassa integrazione di 280 euro va eliminato. L'azienda ancora ha chiesto la revisione di alcuni istituti previsti dalla contrattazione aziendale: eliminazione della quota accantonata (premio fisso di 534 euro erogato a luglio) eliminazione premio fisso (36 euro fisso mese), della reperibilità, con la proposta di portarla a 150 euro settimanali e il riconoscimento di 11,72 euro come terzo di trasferta (indennità per un pasto), per tutte le fasce. E ancora propone di non applicare il trattamento ore viaggio dal sesto livello in su, l'equiparazione delle ore viaggio con l'auto aziendale alle ore viaggio con auto propria e di non pagare gli straordinari dal sesto livello in su. Riduzione anche per le ferie con la proposta di portarle a quelle previste dal Ccnl. "A fronte di questa riduzione del personale e dei costi l'azienda - dicono i sindacati - ha comunque dichiarato di voler stipulare un accordo fino al 31 dicembre 2014 e di non essere disponibile a discutere di altri ammortizzatori sociali per la conservazione del posto di lavoro per il 2015".