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Borsa, Milano chiude in rialzo in testa a europee. Corre Mediaset

domenica 13 gennaio 2013

4' di lettura

Milano, 10 gen. (Adnkronos) - Piazza Affari chiude la seduta in buon rialzo, tra le migliori d'Europa, mentre le altre Borse europee terminano contrastate. Positiva Wall Street, dove il Dow guadagna lo 0,20% e il Nasdaq oscilla intorno alla parità alle 18.30. A favorire l'ottima performance della Borsa di Milano è stato l'andamento dello spread Btp-Bund, sceso a 260 punti, dai 280 della chiusura di ieri, grazie sia agli esiti positivi delle aste di titoli di Stato spagnoli e italiani, sia alle parole del presidente della Bce Mario Draghi, che tra l'altro ha previsto una graduale ripresa dell'economia nella seconda metà del 2013. A Milano Ftse Mib 17.451 punti (+0,72%), All Share 18.409 (+0,69%). Scambi molto consistenti, per 3,3 mld di euro di controvalore, da 2,87 mld nella seduta di ieri. Sul listino milanese acquisti sui media e in particolare su Mediaset, maglia rosa del paniere principale di piazza Affari. Miste le principali Borse europee. A Lisbona Psi 20 6.090 punti (+1,29%); ad Amsterdam Aex 350,69 punti (+0,20%); a Londra Ftse 6.101,5 punti (+0,05%); a Madrid Ibex 8.618,9 punti (+0,15%); a Bruxelles Bel 20 2.505,27 punti (-0,04%); a Zurigo Smi 7.143,73 punti (-0,11%); a Francoforte Dax 7.708,47 punti (-0,16%); a Parigi Cac 3.703 punti (-0,39%). "Sul fronte governativo - riepiloga Vincenzo Longo, market strategist di Ig Markets Italy - esito brillante per le aste spagnole odierne. I tassi di rendimento sono scesi su tutte le scadenze con una domanda che è rimasta particolarmente sostenuta. Positiva anche l'asta Bot a 1 anno che ha visto i rendimenti scendere ai minimi dal 2010, anche se la domanda è stata lievemente inferiore dell'emissione precedente visto l'alto importo in emissione (8,5 mld euro)". "Non poteva iniziare meglio l'anno sul fronte governativo - continua Longo - miglioramenti in corso sono frutto dell'allentamento delle tensioni sulla periferia dell'area euro. Madrid non è ancora fuori pericolo e ci sono ancora fattori che potrebbero minacciare seriamente la stabilità del Paese. Domani sono attese aste italiane a medio lungo termine di Btp e Cct fino a 5 miliardi di euro che potrebbero mostrare ancora un rallentamento dei tassi". "Pochi gli spunti interessanti da Draghi - prosegue Longo - in una conferenza stampa abbastanza noiosa. Decisione unanime sul mantenimento dei tassi allo 0,75% e graduale ripresa nel secondo semestre dell'anno, questo è bastato per far salire l'euro nei confronti delle altre valute. Nonostante tutto, riteniamo che le dichiarazioni odierne non escludono del tutto un taglio dei tassi nei prossimi mesi". "La situazione congiunturale - continua Longo - rimane critica nell'intera zona euro e questo potrebbe bastare per riportare incertezza nei prossimi mesi. Intanto il sentiment sul mercato inizia a lanciare qualche segnale di allarme, dopo la folle corsa degli ultimi due mesi. Queste brusche inversioni di tendenza sul finale di seduta denotano una certa incertezza che potrebbe presto mutarsi in correzione sulle borse". L'euro al riferimento Bce è salito da 1,3056 dollari ieri a 1,3113 dollari oggi. L'oro al London Bullion Market al fixing pomeridiano è salito a 1.675 dollari l'oncia, da 1.663 dollari stamani. Il future più scambiato sul Wti al Nymex, con consegna febbraio 2013, viene scambiato a 94,02 dollari al barile, in rialzo di 0,92 dollari rispetto alla chiusura precedente, secondo dati Cme Group. In piazza Affari acquisti su media (+5,02%), chimici (+3,08%), servizi per il consumatore (+2,36%), servizi finanziari (+1,99%), tecnologici (+1,92%), banche (+1,83%), finanziari (+1,42%). Vendite su salute (-1,53%), tlc (-0,59%), beni per la persona e la famiglia (-0,51%). Sul Ftse Mib corre Mediaset, maglia rosa del paniere principale. Il titolo chiude in rialzo del 7,21% a 1,903 euro. Consistenti i volumi, più che doppi della media di seduta, a 59 mln di pezzi passati di mano. Mediaset è in rialzo da sette sedute consecutive e ha riguadagnato i massimi dallo scorso aprile. Alcuni analisti interpellati dall'Adnkronos imputano i rialzi ad una serie di fattori, tra cui le ricoperture scattate per l'attenuarsi del rischio Paese e la chiusura di molte posizioni corte, specie da parte di fondi inglesi, che hanno ribilanciato i portafogli. Due su tre citano anche un possibile effetto trascinamento dovuto alla ridiscesa in campo di Silvio Berlusconi. Acquisti anche su Azimut (+4,66%) e Finmeccanica (+3,93%), spinta dalle indiscrezioni sulla probabile cessione di Ansaldo Energia. In rialzo Pirelli (+3%) e i bancari, in particolare Intesa Sp (+2,92%), Mediobanca (+2,28%), Banco Popolare (+2,41%). Male Diasorin (-6,34%), peggior titolo dell'intero listino oggi dopo la revisione delle stime da parte di un importante broker, e Atlantia (-3,54%). Corrono sull'All Share Crespi (+34,4%), tanto che la Borsa ha inibito l'immissione di ordini senza limiti di prezzo a partire da domani, ma anche Dmail (+28,5%) e Kr Energy (+22%), tra le altre.

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